lunedì 28 luglio 2014

Mare d'Abruzzo all'alba

Fra le mie poche, sane abitudini c'è la passeggiata in riva al mare quando sorge il sole, quando non c'è nessuno fra i piedi, quando sono sola con i miei pensieri e la mia reflex. Penso e fotografo, fotografo e macino chilometri senza nemmeno accorgermene, con la musica perennemente nelle cuffie che si miscela felicemente con la musica del mare. 
Il paradiso per me ha questa dimensione.

Mare d'Abruzzo all'alba - 2014 © I.I.


"...Well I dreamed I saw the silver spaceships lying 
In the yellow haze of the sun..."

(After The Gold Rush - Neil Young)


martedì 8 luglio 2014

Just another rainy day - Playlist



E anche oggi piove che pare autunno, il brutto tempo mi rende apatica e intristita. Scaccio questa brutta sensazione con la musica, buttando giù un elenco sragionato e casuale di musica umida per abbattere la pioggia, nel miraggio di una playlist ideale e di un raggio di sole.






... (work in progress)




sabato 5 luglio 2014

Lunario della musica - Carlo Boccadoro

Qualche giorno fa in libreria ho finalmente acquistato un libro che rimiravo da un po'.



Lunario della musica, Carlo Boccadoro - ed. Einaudi

Ne sono rimasta incantata da subito: è scorrevole, variegato, appassionato e assolutamente privo della spocchia che qualche volta contraddistingue l'esperto; ricco di aneddoti, mi ha messo una gran curiosità addosso e tanta voglia di approfondire. 
Curiosamente al giorno del mio compleanno è associato un disco che è fra i miei preferiti di sempre, ho apprezzato.

Anouar Brahem Trio - Astrakan Café, 1999





venerdì 4 luglio 2014

Sapone "Gelsomino e polline"

Sapone "Gelsomino e polline"


mezzo chilo di grassi

Strutto: 150 g (30%)
Olio di oliva: 125 g (25%)
Olio di cocco: 100 g (20%)
Olio di palma raffinato: 50 g (15%)
Olio di ricino: 25 g (3%)
Burro di karitè: 25 g (2%)

acqua (aumentata di gr 8): 158 g
soda: 67,4 g (sconto 8%) 

acido citrico 10 g gr
soda 6 g

al nastro:
oleolito di polline in girasole homemade 25 g (5%)
farina di avena
ossido giallo
mica oro 24 gold
fragranza cosmetica al gelsomino 




Per questo sapone ho utilizzato, giusto per fare un po' di poesia, dell'oleolito di polline che avevo prodotto in abbondanza e secondo me il profumo si sente vagamente nel prodotto finito. L'oleolito di polline dovrebbe essere nutriente, antirughe, rivitalizzante...illudiamoci che qualcosa delle sue proprietà abbia resistito alla soda. Ho lasciato una parte di sapone bianca, l'altra l'ho colorata con mica e ossido giallo e l'ho versata sul fondo dello stampo. Dopo aver completato la saponetta versando la parte di pasta bianca sopra quella gialla ho swirlato leggermente con uno stecchino in senso circolare. L'effetto mi piace ma probabilmente avrei dovuto essere più decisa per renderlo più evidente. E' un buon sapone, ho utilizzato una fragranza cosmetica che volevo finire buonissima nelle creme ma che ha lasciato al sapone un sentore di fondo vagamente sintetico che non mi piace molto. 


















Sapone "Brezza Marina"

Sapone "Brezza Marina" 
con alghe e sale integrale

360 g di grassi

252 g di olio di cocco bio
54 g di olio extravergine d'oliva bio
36 g di olio di palma bio
18 g di olio di ricino

acqua 108 g
soda caustica 51,2 g (sconto 16%)

al nastro (leggero):
300 g di sale marino fine integrale bio
8 g di alghe sminuzzate (laminaria)
un cucchiaio di farina d’avena
fragranza green clay  6 ml



Per fare questo sapone dall'ipotetico potere anticellulite (...) mi sono ispirata ad una ricetta presa sul forum di lola della quale purtroppo non trovo il link *. E' passato parecchio tempo dalla realizzazione e se non ricordo male fra le poche modifiche apportate c'era il tipo di alga usata. E' un sapone piuttosto lavante, l'avevo provato dopo circa quattro mesi di stagionatura e grattava la pelle, niente schiuma. L'ho ritirato fuori dopo circa un anno e gratta decisamente molto meno, schiuma pochino ma mi sembra meno disseccante. E' meglio conservarlo bene all'asciutto poichè tende ad inumidirsi ed è stata impresa ardua tagliarlo, si scheggia e rompe facilmente e si sbriciola come se non ci fosse un domani.

Ovviamente la mia cellulite gode di ottima salute...

Menzione per la fragranza acquistata su un ottimo sito italiano di materie prime: è fresca e leggermente fiorita e trovo che si sposi a meraviglia con il naturale odore di alga sprigionato dal sapore, il connubio è particolare ma di questo sapone amo proprio il profumo.

edit: l'ho ritrovata qui: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=427820880661116&set=oa.154177064786551&type=1

Sapone alla Curcuma

Sapone alla curcuma

Un chilo di grassi

Olio extravergine d’oliva 60% (gr 600)
Olio di Cocco 20% (gr 200) 
Olio di Ricino 5% (gr 50)
Olio di Riso 10% (gr 100)
burro di Karitè 5% (gr 50)

soda caustica (sconto 5%) gr 136,8
acqua gr 300

Al nastro:
un cucchiaino di mica brillante neutra e uno di mica color oro
curcuma 1 cucchiaio

oe litsea cubeba 30 g
un cucchiaino di polvere d'iris per fissare la fragranza



Primo primissimo sapone un po' elaborato in assoluto, ero emozionatissima!!! Come prima cosa mi sono presa tutto il tempo per preparare sul tavolo ogni singolo ingrediente e utensile previsto dalla ricetta, meglio avere tutto a portata di mano e pianificare il lavoro.
Dopo essermi bardata come per uno sbarco lunare, ho preparato la soda (munita di guanti, all'esterno e con una mascherina sulla faccia), mentre si raffreddava ho pesato e scaldato i grassi e unito le due fasi a 40 gradi. L'olio d'oliva che avevo usato all'epoca era costoso e di ottima qualità, di un bellissimo colore intenso e profumato (forse un po' sprecato per il sapone, in effetti...) e per rinforzare il colore avevo aggiunto al nastro le miche e la curcuma. L'olio essenziale può sembrare tanto ma con il tempo tende a svanire quindi avevo seguito il consiglio trovato in rete di abbondare un po' e in effetti il mio è risultato ben profumato. 
Una parte di pasta l'ho versata in un cartone di latte tetrapak ben pulito con posizionata al centro della spugna luffa che mio padre aveva piantato nell'orto (pulita molto bene), sbattendo bene per eliminare le eventuali bolle d’aria. La rimanenza l'ho versata in un piccolo stampo di silicone rettangolare. Con i ritagli della pasta ancora morbida ho ricavato il "cuoricino" della foto mettendolo in una formina, sempre di silicone. 




Un sapone ottimo, ne ho ancora un paio di pezzi e con il passare del tempo si è solo un po' schiarito ma ha mantenuto il profumo abbastanza a lungo.

Sapone "Violetta e semi di papavero"

Sapone bicolore "violetta e semi di papavero"


Un chilo di grassi

Strutto: 300 g (30%)
Olio di oliva: 250 g (25%)
Olio di cocco bio: 250 g (25%)
Olio di palma raffinato: 150 g (15%)
Olio di ricino: 30 g (3%)
Burro di karitè: 20 g (2%)

acqua (30% dei grassi): 300 g 
soda: 142,23 g (sconto 5%) 

acido citrico 20 g
soda 12 g

Al nastro:
fragranza cosmetica alla violetta 30ml 
un cucchiaio di polvere d’avena (con la fragranza)
un cucchiaino di polvere d’iris (con la fragranza)

Nella parte bianca:
un cucchiaio di semi di papavero
un cucchiaino di mica neutra brillante

Nella parte viola:
Un cucchiaino di ultramarino viola
Un cucchiaino di mica ultra violet
un cucchiaino di mica neutra brillante




Secondo tentativo felicemente riuscito di creare un sapone bicolore, ben riuscito perché il sapone fa una bella schiuma ed è piuttosto duro, con poca bavetta. Nella parte bianca ho inserito semini di papavero per avere un effetto scrub mentre una bella sorpresa è risultato essere il colore violetto...ottima resa nel tempo anche la fragranza. Dai ritagli ho ricavato tanti piccoli fiorellini che ho infilato in un sacchetto di organza e utilizzato per profumare la biancheria. Unico neo le fette, sono un po' grandi e poco maneggevoli...









giovedì 3 luglio 2014

Sapone "Latte di mandorle"

Sapone “Latte di mandorle” 

Un chilo di grassi

Strutto: 250 g (30%)
Olio di oliva: 250 g (25%)
Olio di cocco alimentare bio: 200 g (25%)
Olio di palma raffinato: 150 g (15%)
Olio di ricino: 30 g (3%)
Burro di karitè: 20 g (2%)
Burro di cacao 50 g

latte intero vaccino (30% dei grassi): 300 g 
soda: 138,5 g (sconto 6%) 

acido citrico 20 g
soda 12 g

al nastro:
Olio di mandorle 50 g
un cucchiaio di farina di mandorle
un cucchiaino di mica neutra 
un cucchiaio di farina di avena

30 ml di fragranza mandorla amara 



Altro sapone al latte, in questo caso vaccino. Il procedimento è sempre lo stesso: Congelare il latte per 24 ore, poi spezzettarlo e versare la soda sul latte aspettando che il calore la sciolga.
Procedere come al solito e unire a 45° il latte con la soda e i grassi. Anche questo ha un profumo da mangiare, molto intenso e durevole nel tempo, l'ho colato in parte in alcuni stampini a forma di fiore e una parte l'ho lasciata rustica colandola in uno stampo di silicone e movimentando un po' la pasta con l'aggiunta di un po' di cacao amaro ad una parte di sapone buttato poi di getto nello stampo. Un'idea che m'è venuta in mente all'improvviso, ma consiglio comunque di non improvvisare che ci si incasina per niente.




I saponi al latte con il tempo producono una schiuma ricca e morbidissima, li adoro.

Sapone al latte di capra, avena e vaniglia

Sapone al latte di capra, avena e vaniglia 

Un chilo di grassi

350 g di olio evo
200 g di olio di cocco alimentare bio
50 g di olio di ricino
200 g di olio di palma
50 g di burro di cacao
100 g di olio di soia

300 g di latte di capra surgelato
soda caustica sconto 8% 134,5

acido citrico 20 g
soda 12 g

al nastro
50 g di olio d’oliva evo
un cucchiaino di vaniglia in polvere
un cucchiaino di mica oro, uno di mica scintillante nocciola, uno di mica marrone
due cucchiai di farina d’avena integrale
un cucchiaio di crusca d’avena
30 ml fragranza vaniglia


Fatto a febbraio dello scorso anno e il primo tentativo di sapone al latte. Il procedimento è un po' laborioso perchè il latte va preventivamente pesato e congelato in modo da evitare il surriscaldamento. Poi si procede spezzettando il più possibile il latte congelato e versando sopra la soda a cucchiaiate mescolando di tanto in tanto per poi procedere come al solito. Ho abbondato con le miche e il risultato, fra latte e profumazione che già scuriscono di loro, è stato un bel color cioccolata che non mi aspettavo, fragranza golosa e celestiale. C'è un po' di soap ash, che ho successivamente tolto.



Con la stagionatura si è scurito ed è decisamente migliorato, è delicatissimo sulla pelle e rimane uno dei miei preferiti.

Sapone al karitè

Sapone Camay al karitè

Strutto: 300 g (30%)
Olio di oliva: 250 g (25%)
Olio di cocco: 250 g (20%)
Olio di palma raffinato: 100 g (15%)
Olio di ricino: 30 g (3%)
Burro di cacao: 20 g (2%)
acqua (30% dei grassi): 300 g 
soda: 141,8 g (sconto 5%) 

acido citrico 20 g
soda 12 g

al nastro:
burro di karitè 50g (5%)
ultramarino rosa un cucchiaino in acqua
mica brillante un cucchiaino
fragranza camay GC 30ml
un cucchiaino di polvere di iris

un cucchiaino di farina d’avena




Ebbene sì, questo è un fallimento di sapone. Nonostante la cura che ci si mette, non tutte le ciambelle escono col buco e in questo caso niente è andato per il verso giusto, non era giornata. 

Sembrava andare tutto per il verso giusto fino a quando non ho aggiunto al nastro il burro di karatè e la fragranza. Si sono formati dei grumi bianchi sempre più evidenti ad ogni frullata:

(Qui il sapone è stato appena versato nello stampo e i grumi sono decisamente visibili.) 

Con la stagionatura i grumi sono diventati scagliette bianche che hanno completamente guastato l'estetica. A questo disastro aggiungiamo il fatto che l'ultramarino rosa che ho usato non era puro e forse per questo motivo quello che doveva essere un rosa delicatamente pastello nelle mie intenzioni è diventato un brutto lilla pallido e grigiastro e che i brillantini sparsi sulla superficie (comprati in colorificio e non di grado cosmetico, accidenti a me) hanno rilasciato del colore che ha tinto malamente la superficie...Beh, c'è da stendere un velo pietoso.
Naturalmente mi sono ben guardata dal regalarlo in giro e questo bel chiletto di sapone me lo sono smaltita praticamente da sola come sapone mani.

La fragranza cosmetica che ho usato, venduta al tempo come fragranza per sapone, richiama il profumo classico di saponetta camay. Ho recentemente scoperto che i grumetti erano proprio dovuti all'ammassamento provocato dalla fragranza...ho bistrattato questo povero sapone ingiustamente!

Sapone "Pan di Stelle"

Sapone "Pan di Stelle"

50 g di burro di karitè
100 g di burro di cacao integrale bio
300 g di olio di palma
250 g di olio di cocco
200 g di olio di oliva (di cui 100 g extravergine)
50 di olio di ricino

300 g di acqua
soda caustica 139,12 (sconto soda 6%)

acido citrico 20 g
soda per citrato 12 g

al nastro:
50 g di burro di karitè
due cucchiai di cacao amaro, 
un cucchiaino di mica color cioccolato per la parte marrone
due cucchiaini di mica oro 24 gold per la parte gialla
un cucchiaio di farina di avena
30 ml di fragranza cosmetica per sapone al cocco
Stelline di zucchero per decorare



Sapone decisamente goloso, dove cacao e burri abbondano, il burro di cacao che ho utilizzato aveva un profumo cioccolatoso che me lo mangerei. Col senno di poi mi rendo conto di aver abbondato col palma e con il cacao amaro (il sapone al taglio si è un po' scheggiato), ricetta sicuramente da rivedere. E' stato il primo tentativo di sapone bicolore, ero decisamente un po' impacciata...è necessaria una certa manualità e velocità perché con questa ricetta la pasta una volta raggiunto il nastro si indurisce velocemente. E la bilancia ha deciso di abbandonarmi sul più bello e non mi ricordavo dove avevo ficcato quella vecchia che tengo di riserva, e l'olio d'oliva non m'è bastato e ho dato fondo anche a quello che normalmente uso per cucinare...decisamente un parto travagliato.

Il nome è dato dalle stelline di zucchero che ho usato per decorare, versate nello stampo prima della colata, ma il risultato estetico non mi è piaciuto, forse è meglio versarle sulla superficie ancora morbida successivamente. Mentre è stata una sorpresa il ricciolo che si è creato fra i due impasti in maniera del tutto casuale e vorrei tanto capire come è stato possibile per poterlo rifare.
Una parte di sapone l'ho colata in contenitori per yogurt dalla strana forma triangolare, miscelando i due impasti si è creato un effetto marmorizzato molto carino.
Inizialmente mi aveva delusa perchè sembrava non schiumare ma ho avuto semplicemente fretta nell'utilizzarlo...stagionando a lungo è diventato un sapone fantastico, cremosissimo dalla schiuma color cioccolato...aiuta molto anche la profumazione. E' una fragranza sintetica di grado cosmetico per sapone che ho acquistato da un'ottima azienda italiana, gradita sorpresa perchè normalmente le fragranze al cocco sanno di finto e mi disgustano mentre questa è delicata e quasi fruttata, per niente invasiva o stomachevole. Una vera coccola sotto la doccia.

Sapone alla Lavanda

Sapone alla Lavanda

Strutto: 300 g (30%)
Olio di oliva: 250 g (25%)
Olio di copra di cocco: 250 g (25%)
Olio di palma raffinato: 150 g (15%)
Olio di ricino: 30 g (3%)
Burro di karatè: 20 g (2%)

acqua demineralizzata (30% dei grassi): 300 g 
soda: 142,23 g (sconto 5%) 

acido citrico 20 g
soda 12 g

Al nastro:
o.e. di lavanda aspic 25 g
un cucchiaio di fiori di lavanda passati al macinacaffè.
un cucchiaio di farina d’avena 
un cucchiaino di mica neutra scintillante



In questo mio terzo sapone ho voluto sperimentare per la prima volta l'uso dello strutto. Lo strutto rende il sapone bianco e più duro e durevole, aiutando ad eliminare (almeno parzialmente) l'effetto "bavetta" tipico dei saponi autoprodotti.  A questo scopo è anche bene far sgocciolare bene il sapone prima di riporlo nel portasapone e lo strutto è tranquillamente sostituibile al palma e viceversa facendo però attenzione a ricalcolare la quantità di soda caustica utilizzata nella ricetta.
L'ho profumato alla lavanda perchè ADORO la lavanda...mi piace il suo colore, il suo profumo, la sua forma. Passerei ore a sniffarla e infatti mentre scrivo ho sempre davanti a me una ciotolina con fiori essiccati che ogni tanto strofino fra le dita. Credo sia per l'effetto calmante e poi tutti hanno le proprie perversioni...
I petali dei fiori vengono rovinati dalla soda, con l'eccezione della calendula, e nel sapone diventano brutti e grigiastri. Per questo tentativo ho versato nello stampo fiori di lavanda e brillantini iridescenti prima della colata, ma per quanto riguarda i fiori penso che nei prossimi tentativi li utilizzerò con parsimonia solo nell'impasto e frullati per avere un effetto scrubbante, all'esterno proprio non mi piacciono.

mercoledì 2 luglio 2014

Sapone "Avocado e Miele"

Sapone "Avocado e Miele"

Un chilo di grassi

Olio extravergine oliva 55% (gr 550)
Olio di cocco (alimentare bio) 20% (gr 200)
Olio di ricino 5% (gr 50)
Olio di riso 5% (50)
Burro di karitè (bio) 5% (gr 50)
Olio di avocado (integrale bio) 5% (gr 50)

Soda caustica gr 136,4 (sconto 5%)
acqua demineralizzata gr 300

acido citrico 20 g
soda per citrato 12 g

al nastro:
olio di avocado 5% (50g)
miele di acacia un cucchiaino abbondante
un cucchiaino di mica verde prato
farina d’avena un cucchiaino
oe di menta, litsea cubeba, cedro dell’atlantico, lemongrass, ... 25 grammi



Questo è un sapone costoso, ho scelto un olio di cocco alimentare bio, un buon extravergine d'oliva dal bel colore intenso e un olio di avocado integrale bio verdissimo e profumato (avevo letto che il profumo caratteristico fruttato perdura nel sapone finito) che ho pagato un po' ma che ha regalato al sapone un colore bellissimo che ho rinforzato con la mica e che non ha subito cambiamenti nel tempo. L'olio di avocado è nutriente, idratante e ricco di insaponificabili e vitamina E, quindi ne ho aggiunta la metà al nastro con l'idea utopica di mantenere le sue qualità nel sapone. 
Ho usato un mix di oli essenziali per un totale di 25 grammi per un chilo di grassi e li ho messi a sentimento e a intuito. Il profumo che ne ho ricavato è buonissimo, ricorda quasi il pistacchio con un tocco di menta, ma purtroppo non ricordo la composizione esatta perchè non me la sono segnata subito, maledetta me e la mia memoria colabrodo! Sicuramente ci sono quelli che ho indicato ma anche altro. Purtroppo me ne è rimasto poco fra regalato e usato, ho fotografato le rimanenze.

Su una delle saponette si nota una patina bianca: è la soap ash o polvere di sapone, una sostanza innocua che può formarsi sulla superficie e che viene via facilmente con uno straccio inumidito o grattandola via. Ho letto che è legata alle temperature utilizzate al momento di miscelare il sapone, ma a parte rovinare l'estetica altri danni non fa. 
Per questi saponi ho utilizzato stampi in silicone e ho "timbrato" la superficie con stampini avuti in omaggio con una rivista a sapone appena sformato, quando è ancora abbastanza morbido.
Brutta foto e un po' di bavetta a parte, mi ha dato tanta soddisfazione!


Il sapone a sinistra è stato ripulito dalla soap ash.

Sapone "Caffè Speziato"

Sapone "Caffè Speziato"

Un chilo di grassi


oliva 65% (gr 600)
Cocco 20% (gr 200)
ricino 5% (gr 50)
Riso 5%% (gr 50)
Karitè 5% (gr 50)

sconto soda 5% gr 136,8
acqua distillata + due tazze di infuso di caffè gr 300

acido citrico 20 g
soda per citrato 12 g

al nastro
oleolito di vaniglia in riso 50 gr (fatto da me)
un cucchiaino di caffè macinato
un cucchiaino di cannella in polvere
vaniglia in polvere un cucchiaino
un cucchiaino di miele
un cucchiaino di farina di avena
20 gr di oe di arancio dolce



Questo sapone è nato con lo scopo di togliere gli odori da cucina dalle mani grazie all'uso del caffè che sostituisce parte dell'acqua prevista dalla ricetta. A contatto con la soda il caffè perde il profumo (e puzza in compenso tantissimo!) ma mantiene le proprietà deodoranti. Ho aggiuto al nastro del caffè in polvere (si possono usare anche i fondi) per avere un leggero effetto scrubbante, cannella in polvere e vaniglia con la vana speranza che nel prodotto finito restassero i profumi. Naturalmente speranza vana...
Il miele è addolcente, ma avendo fatto questo sapone alla fine di maggio ne ho aggiunto poco per paura che il sapone scaldasse troppo durante la fase gel. L'avena è idratante e lenitiva ma non ho idea se mantenga queste caratteristiche nel sapone finito. E' utile anche a fissare il profumo, ma l'olio essenziale d'arancio non regge alla soda e purtroppo dopo la stagionatura ne è rimasta solo l'ombra. L'avevo letto ma ho voluto sbatterci la testa, forse bisogna proprio abbondare. Ho voluto ultimare le saponette decorandole con mica marrone e dorata applicata a pennello e chicchi di caffè.



Il sapone naturale


IL SAPONE NATURALE

Sono sempre stata affascinata dal sapone naturale, un po' per i racconti di mia nonna e un po' per i miei ricordi di bambina e ragazzina: durante le vacanze estive mi capitava spesso di assistere alle produzioni di una zia di sapone da bucato di solo evo, fatto con la lisciva ottenuta da cenere, un sapone poco gentile e grigio scuro. Non mi ci sono mai cimentata fino a qualche anno fa, quando per caso ho partecipato ad una dimostrazione di saponificazione home made. Volendo approfondire la cosa sono capitata su un ottimo sito - ilmiosapone.it - che mi ha fornito tutte le informazioni di base per cominciare, e poi su un ottimo forum, il forum di Lola, la bibbia dello spignatto. Poi ho acquistato un libro - Il tuo sapone naturale di Patrizia Garzena e Marina Tadiello - talmente chiaro e sintetico tanto da essere ancora il mio punto di riferimento, ce l'ho sempre a portata di mano...e mi sono buttata. Fare il sapone è relativamente semplice ma è bene partire preparati perchè ci sono delle precauzioni da prendere per lavorare in sicurezza e delle nozioni da seguire alla lettera, poi ci si può sbizzarrire davvero tanto con le personalizzazioni.

Il mio primo sapone l'ho fatto con solo olio evo, l'unico olio che è possibile utilizzare da solo e profumato con olio essenziale di rosmarino. Ha un ottimo potere lavante, non fa schiuma ma una cremina morbida e ne ho un unico pezzo, ormai datato, che è ancora in ottime condizioni e anzi con il tempo è migliorato. Devo assolutamente rifarlo.
Sono poi proseguite sperimentazioni varie ed entusiastiche; da prendere sempre con le pinze, sono solo una saponaia in divenire!