Sapone doccia profumato alla rosa rossa
Un chilo di grassi
Olio di oliva 600 g
olio di riso 200 g
burro chiarificato 100 g
olio di ricino 50
acqua demineralizzata 300 g
soda 126 g (sconto 7%)
soda per citrato 12 gr
acido citrico 20
al nastro:
50 g di olio d'oliva
mica rosa un cucchiaino
mica perlescente bianca un cucchiaino
ossido rosa un cucchiaino
fragranza rosa rossa (GC) 30 ml
avena colloidale un cucchiaino
Pronti via!! Mattinata dedicata al sapone, la postazione è pronta con tutto il necessario, un po' d'emozione poiché è davvero da molto tempo che non saponifico, mi sento impacciata. Proprio per questo decido di mettermi all'opera con una ricetta semplice e collaudata presa dal libro "I tuoi saponi naturali" di Tadiello e Garzena, la 2.18, leggermente modificata da me.
Semplice, a prova di idiota, ma commetto il primo errore. Nelle mie intenzioni avrebbe dovuto essere un sapone bicolore bianco e rosa, ma stempero il rosa in tutto l'olio del nastro.
Non voglio complicarmi la vita e sarà un monocolore che se trovo il tempo decorerò in seguito e sarebbe stata poca cosa se i due termometri provati e riprovati in anticipo e con le pile cariche non mi avessero mollata sul più bello. Entrambi.
Piccoli attimi di panico, non posso fare un tutto a freddo perché ho già scaldato gli oli...e poi l'illuminazione, mi ricordo di un vecchio termometro per carni dell'Ikea e incredibilmente ricordo anche dove l'ho infilato!! Funziona, sono salva.Unisco le due fasi a 45° fino al nastro, colo nello stampo, cospargo di brillantini, metto a nanna il nuovo nato sotto copertina per 24 ore e incrocio le dita.
Piccola menzione per lo stampo: è un contenitore in legno per prosciutti a cui è stata segata l'estremità, foderato con carta da forno, che ho usato per la prima volta. Contiene comodamente un kilo di sapone, spero di non avere problemi a sformare il sapone.
Aggiornamento del giorno dopo: Il sapone ha scaldato tantissimo ed è andato in gel, ad un certo punto l'ho scoperto per paura che prendesse troppo caldo. Lo stampo è fantastico, nonostante sia rimasto molto morbido sono riuscita a toglierlo senza danni ma il taglio è stato faticoso per via della consistenza, sembra plastilina e forse sarebbe stato meglio aspettare ancora un po'. Ha sudato glicerina, non dovrebbe essere un problema e l'ho asciugata con del panno carta.
Ho chiesto lumi al gruppo Facebook de "Il tuo sapone", una vera miniera d'oro d'informazioni e una mano santa per le novelline come me, circa la consistenza.
Questo il responso: Troppo olio di riso, il sapone resterà sempre un po' morbido e sarà da usare velocemente pena il rischio di irrancidimento, ma l'olio di riso regala una schiuma morbidissima e sarà una vera coccola sotto la doccia. Ora non mi resta che aspettare pazientemente la stagionatura e verificare con mano.
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