mercoledì 13 agosto 2014

Dreaded Orange Spots: Incubi saponiferi d'agosto



Cosa fare se gli ingredienti scarseggiano, piove, si ha voglia di saponificare? Si rilavora il sapone!

E quindi tiro fuori da una scatola di cartone dimenticata un sapone fallimentare uscito malissimo fatto lo scorso anno: mi ero dimenticata di aggiungere un olio, il colore è risultato grigiastro, la fragranza era non adatta...insomma, un sapomostro in piena regola.
E trovo una brutta sorpresa: le Temute Macchie Arancioni!! L'incubo di ogni saponaio, dovuto all'irrancidimento degli oli, che si presenta con vari stadi di gravità accompagnato dalla scomparsa del profumo con eventuale cattivo odore, il sapone suda, diventa giallastro, si presenta infine a macchie giallo arancio cedevoli al tatto.  Il mio non ha cattivi odori e solo una fetta ha una delle temute macchie, la situazione non è ancora tragica! Gli esperti mi consigliano di non buttare il sapone ma di togliere le parti danneggiate ed usarlo alla velocità della luce.

Ne ho sentito parlare ma parto comunque alla ricerca delle cause per rinfrescarmi la memoria: leggo che dipende dal tipo di catena dei grassi usati (ad esempio i saturi dovrebbero essere più resistenti all'irrancidimento), dalla temperatura che nuoce se troppo elevata, dalla troppa luce, dall'umidità elevata.  Da alcuni additivi (ad esempio oli essenziali di agrumi che si deteriorano facilmente e andrebbero conservati in frigo).
I saponi vanno conservati il più possibile al fresco, al buio e all'asciutto, sempre. Ed è bene aggiungere oleoresina di rosmarino oppure un chelante e scopro che quello utilizzato da me, il citrato di sodio, è il meno efficace. Andrebbero di norma utilizzati sempre ingredienti nuovi e freschi.

Spero che il ripasso possa servirmi ad evitare il più possibile che il problema, che pare molto comune, possa ripresentarsi.


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