sabato 27 settembre 2014

La pialla e la montagna infinita di riccioli



E' giunta qualche giorno fa da Hong Kong inattesa, non l'aspettavo ancora, e da allora non ho smesso di piallare sapone. E' in legno, è arrivata con la lama smontata e ho imprecato come un marinaio ubriaco nel montarla. E' un oggettino davvero utile, permette di dare una forma molto professionale al sapone e una forma molto professionale anche agli avanzi, difatti si ricavano riccioli deliziosi. E fette, spirali, listarelle.

Che ho prodotto a montagne.

Che dovrò riciclare in montagne di sapone nel prossimo futuro.

Che significa nuove montagne di avanzi e riccioli da riciclare in nuove montagne di sapone...



Sapone delicato Water Lilli

Sapone delicato Water Lilli




Per un chilo di grassi

olio di cocco 200g
Olio di oliva 350
strutto 250 g
olio di ricino 50 g
olio di girasole 50 g
olio di avocado 100 g

latte di soia 300 g
soda caustica 134 (sconto 8%)

acido citrico 20
soda per citrato 12

al nastro:
biossido di titanio
mica verde acqua
mica brillante

fragranza water lilli (GM)
farina d'avena un cucchiaino



La gatta, dopo aver tentato inutilmente il suicidio lanciandosi nel composto di sapone bello caustico (fortunatamente mancato di un soffio), ha pensato bene di passeggiare sulle formine messe al caldo e ancora molli. E io che pensavo di averle messe in un posto sicuro da attentati felini...la presenza di gatti curiosi e la preparazione del sapone è meglio che non coincidano. Qualche formina è quindi incidentata ma sono riuscita in qualche modo a rappezzarla.




Sapone delicato al latte di soia, con il quale ho avuto meno problemi perché il latte era in pezzi più piccoli e forse ho scoperto l'arcano che mi ha provocato i precedenti problemi. Delicato a causa del grosso sconto, 8%, poiché è pensato per il viso. 
Per la prima volta ho provato a realizzare un effetto marmorizzato sbiancando il sapone con diossido di titanio (altrimenti l'olio di avocado me l'avrebbe fatto virare troppo sul verde) e colorandone poi una sola parte con mica verde acqua. Ho unito di nuovo le due parti nella pentola di acciaio semplicemente mescolando brevemente e poi versato il tutto negli stampini. L'effetto è a mio parere molto bello e delicato, mi piace e lo riproverò.
La fragranza usata è Water Lilli di Gisella Manske, una delle più belle provate finora e sorpresa piacevolissima in quanto delicata ma persistente, nessuno problema nel sapone. Davvero ottima.







Extreme Makeover Sapomostro Edition



Extreme Makeover Sapomostro Edition





per un chilo di grassi

Olio d'oliva 750 g
Olio di cocco 200 g
Olio di ricino 50 g

acqua 320 g
soda 136 g (sconto 6%)

Al nastro

Mezzo cucchiaino di titanio diossido
mezzo cucchiaino di mica rosa e mezzo di mica oro gold 24k

Un cucchiaino di farina d'avena
40ml di olio essenziale di arancio dolce

brillantini
palline di sapomostro Christmas Spice


Come ti trasformo un sapomostro in un nuovo sapomostro in poche mosse. Vabbè, sto esagerando, non è proprio un mostro di sapone ma c'è mancato poco e il risultato non è affatto quello sperato. Ho usato latte di soia acquistato e congelato che mi ha raffreddato troppo la soluzione caustica impedendo alla soda di sciogliersi bene. Ho unito la soluzione ai grassi facendola passare per un colino a maglie strettissime e schiacciando il residuo con un cucchiaio. Per questo motivo la ricetta qui è con acqua, dovessi mai rifarla non sarà con il latte di soia congelato. Il sapone è risultato mollissimo ed è uscito a fatica dallo stampo. Poiché sono una donna senza pazienza ho avuto fretta nel tagliarlo (dopo giretto nel congelatore perché la consistenza era quella del burro), scoprendo poi che questo ha rovinato un po' il già troppo volatile olio essenziale d'arancio dolce.
Ad ogni modo, è lui:


Ho panato le palline nella mica dorata prima di inserirle nel sapone, esperimento che rifarò perché l'effetto finale mi piace, così come mi piace la cascata di brillantini cangianti che ho sparpagliato sulla superficie. Una volta rifilato   l'aspetto estetico è migliorato ulteriormente, non è poi così da buttare, pur essendo ancora morbido a distanza di qualche giorno. 
L'ho gettato nella cassettiera a riposare e lo ripescherò fra qualche mese, sperando in un buona stagionatura.


domenica 21 settembre 2014

Sapomostri due la vendetta: Christmas Spice allo yogurt

Christmas Spice allo yogurt



Olio d'oliva: 350 g 

Olio di cocco: 100 g 

Olio di ricino: 25 g 

Olio di mandorle dolci 10 g
Olio di riso 15 g

Acqua dem. : 160 g
soda: 69 (sconto 5%)
acido citrico 10 g
soda per citrato 6 g

al nastro:
un cucchiaio di yogurt intero bianco
un cucchiaino di mica bianca brillante
mezzo cucchiaino di diossido di titanio

fragranza spezie di natale (GM) 10 ml
farina d'avena un cucchiaino


Con la mia bella testa di mulo, stamattina ci riprovo: stessa ricetta e stessa fragranza del sapomostro natalizio di ieri, con però l'aggiunta di yogurt intero, acqua aumentata, niente colorante alimentare.

Procedimento solito, unisco lo yogurt alla miscela di grassi insieme alla mica e al titanio diossido, miscelo ad una temperatura di circa 43° lasciando per ultima la fragranza con l'avena, aggiunta dopo un nastro leggerissimo. Per versare la fragranza ho utilizzato la spatola sporca di sapone e con mia sorpresa ha cambiato colore:


Mi ritrovo con una fragranza giallo sole. Miscelo quest'ultima senza frullare e verso agevolmente negli stampini. Mi accorgo che dopo un po' escono dei puntini gialli sulla superficie della saponetta. Eccheddiamine!!



Ho bisogno che qualcuno mi leghi le mani dietro alla schiena nelle 24 ore successive alla produzione di un nuovo sapone, soffro di una brutta malattia, lo sgusciamento precoce. Ogni volta danneggio saponette solo per la voglia di vedere l'effetto che fa perché non mi do il tempo di aspettare che indurisca a dovere e anche questa volta missione compiuta. E voglio un sapone natalizio decente che sappia di spezie!!! E ho bisogno di una damigiana di caffè come consolazione...

Sapone Christmas Spice, sapomostri natalizi.

Sapone Christmas Spice

Olio di oliva: 350 g 
Olio di cocco: 100 g 
Olio di ricino: 25 g 
Olio di mandorle dolci 10 g
Olio di riso 15 g

Acqua dem. : 150 g
soda: 69 (sconto 5%)

acido citrico 10 g
soda per citrato 6 g

al nastro:
Colorante alimentare rosso un cucchiaino

fragranza spezie di natale (GM)
farina d'avena un cucchiaino

Ieri mattina mi sono alza bella carica e pimpante, pronta finalmente per un nuovo sapone. Decido, visto l'approssimarsi delle feste natalizie, di provare una delle nuove fragranze di Gisella Manske, Christmas Spice. Per non avere sorprese opto per una ricettiva semplice, il trio classico oliva-cocco-ricino più un paio di piccole rimanenze d'olio. Decido anche di testare uno dei coloranti alimentari in polvere mio possesso, il rosso.

Preparo le due fasi, le unisco fino a nastro leggerissimo e...sbam!! Un ammassamento immediato che pare cemento. Col senno di poi avrei dovuto prendere l'intruglio e infilarlo in uno stampo grande e invece no. Butto dentro anche il colore lo mescolo alla bell'e meglio lasciando una scia di piccoli grumi e opto per piccole formine. Sbatto il tutto nelle formine a cazzuolate e il risultato è scontato: un bel mostro simpaticamente somigliante a mortadella andata a male:




Il profumo è da sbavo, il sapone sembra riuscito: ha scaldato a dovere e l'infame ha persino avuto il coraggio di andare in gel. Non si butta niente e si riciclerà in qualche modo dopo stagionatura.








venerdì 5 settembre 2014

Cocco mon amour...!!

Sapone Cocco 100%

Mezzo chilo di grassi

Olio di cocco bio 500 g 


fragranza Cocco savon (GC) 15 ml
un cucchiaino di farina d’avena
un cucchiaino di mica brillante bianca

Latte di cocco congelato 164 g
soda: 73 g (sconto 20%) 





Oggi sapone a tutto cocco! Solo cocco negli ingredienti e solo cocco nella fragranza. Ne ho fatto pochino, mezzo chilo di grassi per un totale di 8 saponette, poiché di preferenza utilizzo cocco eco sostenibile (idem per il palma) ed è un po' più caro. E avrei dato fondo a tutte le mie scorte appena rimpinguate e addio sogni di gloria saponieri per un bel po'.

L'olio di cocco è un grasso saturo che produce un sapone dal forte potere lavante e che viene descritto come aggressivo se usato in quantità poiché tende a disseccare la pelle. Per questo motivo in questo sapone lo sconto soda è altissimo, addirittura del 20%; l'ho ulteriormente ingentilito utilizzando al posto dell'acqua del latte di cocco in lattina per renderlo più cremoso. Ho notato che viene spesso utilizzato fra gli ingredienti anche del sale fino che però in questo caso ho preferito omettere. 
Apprendo dal gruppo Facebook "Il mio sapone" (la fonte della mia ricetta) che dovrebbe schiumare in modo abbondante e fantastico e io amo la schiuma. E dunque non potevo non buttarmici, proprio no.

Procedimento usuale: congelato il latte per almeno 24 ore, miscelato alla soda per creare la soluzione caustica e poi unito all'olio nel quale avevo già versato tutti gli additivi. La soluzione era di molto al di sotto della temperatura normalmente richiesta (intorno ai 30°) e ho scaldato l'olio fino a circa 49°. Poiché è la prima volta che lo faccio non ho idea se sia normale o possa andar bene e dovrò fare ricerche. Si è solidificato velocemente, giusto il tempo di versarlo negli stampini ed ha scaldato molto pur essendo poco coperto, raggiungendo la fase gel.
Il sapone è risultato esteticamente bello, bianco e lucido, già pronto per essere sformato dopo circa sei ore. Non vedo l'ora di poterlo usare!

Come fragranza ho usato la già collaudata "cocco savon" di Glamour Cosmetics, un cocco fruttato e delicato che personalmente apprezzo molto.