lunedì 22 gennaio 2018

100% Olio d'Oliva. Di Lavanda e di belle chiacchierate.

Un chilo di grassi

Olio di oliva 1000 g

acqua demineralizzata 310 g
soda caustica 129 g (sconto 6%)


20 g di olio d'oliva
mica viola un cucchiaino
mica perlescente bianca un cucchiaino
farina d'avena un cucchiaio 

Olio essenziale di lavanda 30 ml



Oggi è passata a trovarmi un'amica, curiosa su come si facesse un sapone. Abbiamo optato per il più  semplice in assoluto: il 100% Olio d'oliva. Se è vero che è un sapone di una semplicità disarmante è anche vero che è ottimo da ogni punto di vista,  l'olio d'oliva infatti è il grasso d'eccellenza quando si parla di sapone, essendo l'ingrediente principale di ogni ricetta. E' pregiato e ricco di insaponificabili, può essere saponificato anche da solo e da un sapone duro e duraturo, ottimo per la pelle e dall'eccellente potere pulente. Ha solo un neo, se tale possiamo definirlo, ed è quello di produrre poca schiuma, ma vale assolutamente la pena produrne un tot all'anno.

Era da molto che volevo replicare, l'avevo fatto proprio agli inizi ed oggi, dovendo spiegare e partire da qualcosa di semplice, era la giornata giusta. Abbiamo scelto di profumarlo con olio essenziale alla lavanda, profumo che ricorda il pulito e che piace tantissimo ad entrambe. La mia casa ora è immersa in profumi di campi provenzali e di spezzatino...

Ho tentato di renderlo bicolore, ma se non mi incasino non sono Isa, così mentre chiacchieravo ho inserito tutta la profumazione nell'olio miscelato alle miche e ho dovuto mescolare le due parti per distribuire la fragranza. C'è una sottospecie di swirl ma dubito che il risultato sarà eclatante, ha comunque l'aspetto semplice e rustico che prediligo per questo tipo di sapone.

In compenso ho passato davvero un pomeriggio meraviglioso, è sempre un dono poter condividere le proprie passioni con qualcuno che ha la capacità di ascoltare. Grazie infinite Sefora!!! <3

Ora è a nanna, al calduccio sotto la sua copertina, aggiornamento a fra un po' per il taglio.



Sformato in netto anticipo come al solito, non riesco proprio ad imparare l'arte dell'attesa. La verità è che ho solo un'esperienza precedente di parecchi anni fa rispetto a questo tipo di sapone e me lo ricordavo più solido. La prossima volta sicuramente sconto l'acqua e magari aggiungo del fruttosio al nastro per migliorare la schiuma. 
Esteticamente è meglio di quanto pensassi, il colore naturale è un bel bianco panna e la mica viola ha dato esattamene il color lavanda che volevo! La morbidezza della pasta mi ha permesso di appiccicare sulla superficie una striscia di fiori di lavanda come effetto decorativo: si posso togliere durante l'uso e non intasano lo scarico. Dovrò avere molta, tantissima pazienza con il taglio e con la stagionatura, ma sono soddisfatta del risultato.  Naturalmente è profumatissimissimo e la mia casa profuma di buono.  


Aggiornamento 29 gennaio: avevo tagliato il sapone qualche giorno fa ma ha prodotto soapash a valanga (prima o poi dovrò informarmi bene sulle cause) e così mi sono trovata a doverlo rifilare. Si è anche indurito abbastanza per poterlo timbrare, ma adesso ho un mucchio di avanzi che dovrò riciclare. Non vedo l'ora di poterlo usare, ma ci vuole pazienza...! Le foto sono pessime e non rendono il colore di questo sapone che è risultato essere davvero molto carino.




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