Oggi non devo lavorare, il dottore è andato a raccogliere le olive in Sicilia, ha promesso di portarmi un cannolo ma sicuramente se li mangerà tutti lui.
E così stamattina il risveglio è lento, lentissimo: ho un miliardo di cose da fare, da sistemare, da riorganizzare. Una valanga di problemi che aspettano una soluzione, ma se aspettano sull'uscio della mente per dieci minuti ancora non morirà nessuno.
Mochi sembra cogliere la lentezza, a differenza del solito è calma e affettuosa anche lei, probabilmente sa che non uscirò di casa e insieme godiamo del tepore del letto, del profumo della lana che sto lavorando all'uncinetto, di cieli color perla.
L'autunno perfetto.
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