Il mio pane
La prima volta ero in fase trasloco ed ho finito per dimenticala in un angolo del frigo, questa volta ho deciso di fare almeno un paio di tentativi di panificazione con questa meraviglia nella quale mi capita di inciampare frequentemente nel web.
il rinfresco della pasta madre
Giusto per complicare le cose alla mia maniera di assoluta dilettante decido di impelagarmi prima nella produzione di un'improbabile torta di mele e quindi scelgo di impastare e far lievitare con la macchina del pane, San Google che tutto sa mi dice che è possibile.
Cerco in rete qualche ricetta e un modo corretto di procedere e mi trovo spiazzata di fronte al marasma di informazioni e procedimenti...il frutto delle esperienze mi sembra davvero infinito, per provare mi affido alla buona sorte e pesco una ricetta a caso, questa:
150 grammi di pasta madre
300 ml di acqua
1 cucchiaino di zucchero (di canna, perché mi ispirava)
1 cucchiaino di sale fino
650 grammi di farina
Provo, come suggerito, a sciogliere la pasta madre con l'acqua infilandola nell'impastatrice ma la pappetta schizza impazzita all'interno della macchina, un disastro. Pulisco dunque l'impastatrice e aggiungo farina e zucchero, un po' di sale, programma per la pizza e via. Nel frattempo mi si bruciacchia la superficie della torta...
L'impasto con la perdita di liquido precedente mi sembra asciutto, aggiungo acqua in maniera assolutamente casuale finché a naso mi sembra che l'impasto abbia l'umidità giusta e aspetto che il programma finisca. Lascio nel macchinario fino a raggiungere un tempo di lievitazione di circa cinque ore, divido l'impasto in due filoncini e inforno a 250 gradi. Dopo un quarto d'ora scendo a 200 gradi e termino la cottura. Tempo di cottura? Probabilmente una quarantina di minuti...
Nel frattempo gironzolo per il web a caccia di informazioni residue e scopro che una volta diviso l'impasto lievitato e messo in forma avrei dovuto aspettare ancora due ore di ulteriore lievitazione! Affranta e madre di tutti i frettolosi, tolgo le pagnotte dal forno e ustionandomi le dita le affetto ancora bollenti, pronta a buttare tutto.
E invece il risultato è sorprendente! E' croccante fuori e morbido dentro, cotto il giusto ed ha un sapore davvero ottimo, di pane della nonna. Forse è solo un filo compatto, ma comunque divino.
Grazie Marco!
pane e torte bruciacchiate
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